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Studio Negri Associati - Notizie Flash

News – Contributo a fondo perduto per le Start Up

Il D.M. 10.9.2021, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 05.11.2021 al n.264, ha stabilito le modalità di richiesta del contributo a fondo perduto riconosciuto per le “start up”.

L’art.1-ter del D.M. stabilisce che il contributo a fondo perduto (“start-up”) può essere richiesto da tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa che abbiano attivato la partita IVA dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018, ma con attività economica avviata solo nel corso del 2019 in base alle risultanze del registro delle imprese tenuto presso la Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura.

Il contributo a fondo perduto è riconosciuto per un massimo di 1.000 euro, a condizione che il totale dei ricavi o dei compensi relativi all’anno 2019 non siano stati superiore ai 10 milioni di euro.

I contribuenti che possono ottenere il contributo in questione sono coloro ai quali non spetta il contributo di cui all’articolo 1 del DL 41/2021 (misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19), in quanto l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 non è stato inferiore almeno del 30% rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019.

Il D.M. ha espressamente previsto che siano però rispettati gli altri requisiti e le altre condizioni previste dal suddetto art. 1 del DL 41/2021, quindi ad esempio saranno esclusi dall’agevolazione i soggetti la cui attività risulti cessata al 23 marzo 2021 (data di entrata in vigore del DL 41/2021), gli enti pubblici di cui all’art. 74 del TUIR egli intermediari finanziari e le società di partecipazione di cui all’art. 162-bis del TUIR.

Per ottenere il contributo a fondo perduto i soggetti interessati dovranno presentare una domanda all’Agenzia delle Entrate.

Entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, quindi, i primi giorni del mese di gennaio 2022, l’Agenzia delle Entrate dovrà emanare un provvedimento con l’indicazione delle modalità per l’invio della domanda di accesso. All’interno di questo provvedimento verrà indicato anche il contenuto informativo dell’istanza, i termini di presentazione della stessa e ogni altro elemento necessario al fine dell’assegnazione del contributo. Nel caso in cui i contributi richiesti, risultanti dalle istanze accolte, eccedono i 20 milioni di euro, l’ammontare del contributo (pari a 1.000 euro) sarà ridotto in proporzione al rapporto tra i 20 milioni di euro e l’ammontare complessivo dei contributi richiesti.